COSA HANNO DA DIRSI GLI UCCELLINI ALLE QUATTRO DEL MATTINO?

È successo a molti di noi: è mattina presto, abbiamo ancora qualche ora per dormire placidamente quando veniamo svegliati dal canto armonioso ma alquanto assordante degli uccellini. La domanda allora ci sorge spontanea: cosa avranno mai di così importante da dirsi i nostri amici pennuti per iniziare a cantare così presto?

          Canto di merlo (Turdus merula), uno dei partecipanti al coro dell’alba

Gli uccelli cantano durante tutta la giornata, ma all’alba il loro canto è molto più forte e persistente, al punto da essergli valso il nome di coro dell’alba. Nel corso degli anni sono state proposte varie spiegazioni a questo fenomeno, i cui responsabili sono perlopiù uccelli maschi intenti a segnalare la propria presenza a eventuali rivali e possibili compagne.

Un esemplare di fringuello (Fringilla coelebs coelebs)
Tsaag ValrenFringilla coelebs coelebs Josselin 11CC BY-SA 4.0

È stato ipotizzato che nelle prime ore del giorno la luce solare sia ancora troppo flebile per dedicarsi alla ricerca del cibo, e quindi gli uccelli sfrutterebbero questo momento in cui non sono ancora impegnati a foraggiarsi per cantare. Un’altra ipotesi è che l’aria più fresca e secca del mattino, unitamente alla minor presenza di altri rumori, conduca i suoni più lontano, permettendo al canto degli uccelli di essere sentito a notevoli distanze. Questa teoria tuttavia è stata di recente messa in dubbio, poiché sembrerebbe che i suoni vengano uditi alla stessa distanza, se non più lontano, indipendentemente dal momento della giornata.

Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
EstormizCyanistes caeruleus Oulu 20130323CC0 1.0

La teoria più accreditata, sebbene non escluda le altre, prende il nome di teoria dell’handicap. Fu ipotizzata per la prima volta dal biologo Amotz Zahavi nel 1975. A grandi linee questa teoria sostiene che qualsiasi segnale emesso da un animale sia tanto più efficace quanto più dispendioso sia per l’animale emetterlo. L’esempio classico è la coda del pavone maschio. Un piumaggio così ingombrante rende difficile scappare dai predatori, faticoso muoversi alla ricerca di cibo ed è impegnativo mantenerlo privo di parassiti. La coda è perciò una penalità per i maschi di pavone, e solo quelli che si sono adattati meglio a vivere nelle foreste sono in grado di sopravvivere. Scegliendo i pavoni con la coda più bella, quindi, le femmine scelgono inconsapevolmente quelli con le caratteristiche migliori. Un altro esempio sono i saltelli che le gazzelle fanno per sfuggire ai leoni: salti più alti e frequenti, richiedendo molte energie, possono essere fatti solo dagli individui più in forma e quindi i predatori sarebbero scoraggiati dall’attaccarli. Tornando al nostro coro dell’alba, le prime ore del mattino sono quelle in cui gli uccelli sono più deboli, avendo digiunato tutta la notte. Poiché cantare è per gli uccelli un’attività dispendiosa in termini di energia, farlo di prima mattina prima ancora di essersi rifocillati vuol dire mostrare di essere in ottima forma: chi inizia a cantare per primo, più intensamente e più a lungo sarà l’individuo più forte.

Cardellino (Carduelis carduelis)
© Francis C. Franklin / CC-BY-SA-3.0Carduelis carduelis in sunshineCC BY-SA 3.0

Ti potrebbe interessare sapere che ogni anno la prima domenica di maggio si celebra la giornata internazionale del coro dell’alba, istituita per incoraggiare le persone ad alzarsi presto e uscire per godersi questo spettacolare concerto della natura! Esiste anche un sito (https://xeno-canto.org/) dove è possibile ascoltare centinaia di registrazioni di uccelli, pubblicare le proprie e aiutarsi a identificare canti sconosciuti.

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