UN’INGIUSTIZIA CRETACICA

Negli anni ’20 del secolo scorso lo zoologo ed esploratore americano Roy Chapman Andrews organizzò con l’American Museum of Natural History una serie di spedizioni nel deserto del Gobi con la speranza di far luce sull’evoluzione dell’uomo. Le sue ricerche si concentrarono nell’area della formazione geologica Djadochta, che si rivelò invece essere ricca di fossili risalenti al periodo Cretacico, milioni di anni antecedente alla comparsa dei primi ominini. Fu qui che Andrews scoprì fossili di dinosauri all’epoca non ancora conosciuti, come Protoceratops e Saurornithoides. Tra i tanti rinvenimenti avvenuti in quest’area vi sono anche i fossili di Velociraptor, reso poi famoso dalla celebre saga di film hollywoodiani (sebbene in realtà quelli rappresentati nelle pellicole siano stati modellati ispirandosi ai dinosauri del genere Deinonychus, decisamente più grossi dei Velociraptor).

Scheletro fossile di Oviraptor philoceratops ritrovato in Mongolia

Durante una di queste spedizioni fu rinvenuto uno scheletro parziale appartenente a una specie ignota di dinosauro; si trovava sopra a un nido, con il cranio molto vicino alle uova. Nel 1924 il paleontologo Henry Fairfield Osborn, futuro direttore dell’American Museum of Natural History, descrisse questa nuova specie e dovette quindi darle un nome. Il ritrovamento sembrava parlare molto chiaro: il dinosauro stava predando un nido di un’altra specie per cibarsi delle uova. Il nome prescelto fu quindi Oviraptor philoceratops. Oviraptor, infatti, in latino vuol dire ladro o predatore di uova; philoceratops invece significa amante dei ceratopsidi, specie cui si pensava appartenesse il nido.

Gli anni passarono e la fama di predatore di nidi dell’Oviraptor continuò a crescere. Finché negli anni ’90 fu ritrovato a Bayan Mandahu, un’altra formazione geologica situata sempre in Mongolia, un altro scheletro fossile di Oviraptor anch’esso posto sopra ad un nido. Fu così che ricerche più accurate confermarono i dubbi che si rincorrevano da anni: le uova non appartenevano ad altre specie di dinosauri, erano proprio di Oviraptor. I fossili ritrovati perciò non stavano predando le uova, bensì stavano covando o proteggendo il nido!

Uno dei nidi fossili di Oviraptor philoceratops
Steve Starer from Commack NY, USA, Oviraptor philoceratops nest AMNH FR 6508CC BY 2.0

Resa così giustizia a questo innocente dinosauro ci si può concentrare su quello che questi fossili ci svelano. Quando si parla di dinosauri, infatti, la curiosità è tanta e le domande a cui si cerca risposta sono molteplici: erano animali a sangue caldo o freddo, avevano cure parentali, come si sono evoluti in uccelli… Grazie all’Oviraptor possiamo dire che qualche cura parentale doveva essere presente anche nei dinosauri. La posizione del corpo dell’adulto, posto sopra il nido, e il fatto che all’interno delle uova sono stati trovati embrioni ormai maturi ci suggeriscono che Oviraptor philoceratops non solo proteggesse la nidiata, come fanno i coccodrilli, ma anche che la covasse. Questo è corroborato da ulteriori analisi fatte sulle uova; i livelli di isotopi di ossigeno riscontrati indicano che la temperatura di incubazione fosse tra i 30 e i 38 gradi centigradi, e quindi che il dinosauro stesse covando da molto tempo. È stato anche scoperto che gli embrioni erano a stadi di sviluppo leggermente diversi, e quindi è possibile che le uova non schiudessero tutte contemporaneamente, esattamente come avviene in alcune specie di uccelli. Precedentemente a questi ritrovamenti si pensava che questa caratteristica fosse comparsa negli uccelli molto più tardi, mentre i fossili di Oviraptor philoceratops suggeriscono che la schiusa asincrona possa essere comparsa più volte nel corso dell’evoluzione.

Il valore paleontologico dei ritrovamenti fossili di Oviraptor philoceratops si è quindi rivelato ancor più grande di quello che si pensava e la sua reputazione di ladro goloso di uova è stata ampiamente rivalutata. Eppure a tutt’oggi la rappresentazione più diffusa e conosciuta dell’Oviraptor resta quella di un dinosauro in fuga con un uovo tra le zampe!

Oviraptor philoceratops rappresentato a predare un nido su di un francobollo dell’Azerbaijan

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