Diffuso nella maggior parte del continente africano e asiatico, un buon posto dove è possibile avvistare il leopardo è il Parco Nazionale di Yala nell’isola dello Sri Lanka. Qui infatti vive una delle otto sottospecie riconosciute di Panthera pardus, la Panthera pardus kotiya o leopardo dello Sri Lanka. L’assenza di altri felidi di grandi dimensioni, come leone e tigre, gli ha permesso di diventare il predatore all’apice della catena alimentare nell’isola. Probabilmente per lo stesso motivo ha abitudini più diurne e meno arboricole rispetto alle altre sottospecie di leopardo, non dovendo preoccuparsi di eventuali altri predatori. Un buon posto per osservarlo sono le pozze d’acqua, dove si radunano numerosi animali per abbeverarsi: abbondante durante i monsoni, l’acqua infatti scarseggia durante la stagione secca. E se per imbattersi in un leopardo ci vuole una buona dose di fortuna, lo stesso non si può dire di una delle sue prede preferite: il cervo pomellato.
Il Parco Nazionale di Yala è anche una “Important Bird and Biodiversity Area”, ossia un’area considerata fondamentale per la conservazione di popolazioni di uccelli selvatici. Il parco, infatti, ospita 215 specie di uccelli, di cui alcune endemiche dello Sri Lanka. Numerosi uccelli migratori fanno tappa in quest’area, e paludi e acquitrini ospitano circa 90 specie di uccelli acquatici. Tra le specie endemiche presenti c’è il gallo selvatico di Ceylon (Gallus lafayettii), uccello nazionale dello Sri Lanka. Nel Parco Nazionale di Yala vive anche un uccello famoso per il suo aspetto maestoso, ma di cui lo stesso non si può dire del verso: il pavone, Pavus cristatus. Tra i rapaci presenti si possono annoverare l’aquila di mare dal ventre bianco (Icthyophaga leucogaster) e l’aquila serpentaria crestata (Spilornis cheela); l’abitudine di questo uccello di scegliere dei posatoi visibili su cui sostare ben eretto lo rende abbastanza facile da osservare.
Oltre a tutto ciò, un safari in questo parco permette di osservare da vicino molti altri animali: il bufalo asiatico selvatico (bisogna però dire che molti individui presentano tracce di ibridazione con bufali domestici), manguste, coccodrilli, orso labiato. Qui vive anche un mammifero non molto grande e poco noto; la sua natura schiva lo rende difficile da incontrare, probabilmente anche più del leopardo. Si tratta dello sciacallo dello Sri Lanka (Canis aureus naria), sottospecie originaria dell’India meridionale e dello Sri Lanka.





Sebbene quest’area sia protetta dal 1938, non si può purtroppo dire che oggigiorno sia esente da minacce: bracconaggio, estrazione di gemme preziose, allevamento domestico sono solo alcuni dei problemi a cui deve fare fronte questo parco. Nel 2004, poi, la zona costale ha subito ingenti danni provocati dallo tsunami, al punto che la linea di costa è in alcuni casi stata modificata. Nonostante ciò, il Parco Nazionale di Yala svolge un ruolo fondamentale nella conservazione di molte specie e sicuramente merita una visita: con i suoi paesaggi spettacolari, dove si alternano rocce precambriane, pianure e spiagge e la sua abbondante fauna di sicuro non deluderà!

Vorresti contribuire a sostenere questo progetto?
Se ti piace il sito e vorresti leggere sempre nuovi articoli, un piccolo contributo sarebbe un grande aiuto per continuare a creare contenuti interessanti!
0,99 €















